Il nome è tutto un programma, visto che viene dell'inglese "parcel" e significa "pacco". E' questa l'ultima truffa online scoperta dalle Unità Speciali della Guardia di finanza, il Nucleo speciale frodi telematiche. Il meccanismo sfrutta la voglia di solidarietà degli internauti ed è retto da un'organizzazione che via web recluta un certo numero di persone disposte a collaborare in attività di volontariato a favore di popolazioni bisognose.
In un secondo momento, con la scusa della mancata disponibilità di uffici o magazzini adeguati, a questi "volontari" viene chiesto di ricevere a casa propria merce oggetto di donazioni benefiche destinate, ad esempio, ad orfanotrofi in Africa. Destinazioni ideali per far sfumare ogni tipo di sospetto. A questo punto i truffatori, utilizzando carte di credito clonate o sfruttandone i numeri, comprano su internet oggetti costosi (video lcd o al plasma, telefoni cellulari, pc portatili) e forniscono, come coordinate dell'acquirente, il nome e l'indirizzo del volontario appena arruolato, al quale viene dunque consegnata la merce. Questi, rispettando le istruzioni ricevute, subito informa l'organizzazione non appena i prodotti sono arrivati ed il pacco viene ritirato da un furgone.
In questo modo, sottolinea la Guardia di Finanza, il destinatario della merce, convinto di aver cooperato con una associazione di volontariato, si ritrova in realtà complice di un'organizzazione di truffatori. E quindi, condice alla mano, rischia fino a 8 anni di reclusione per il reato di ricettazione.
Per mettere in guardia i cittadini da questa nuova truffa, le Fiamme gialle hanno scelto un personaggio televisivo che di 'pacchi' se ne intende: Max Giusti, conduttore del gioco in onda in prima serata su RaiUno. In un videoclip, presentato dalla Guardia di Finanza nel corso di una conferenza stampa, il popolare presentatore invita tutti a non farsi ingannare da 'pacchi' che possono riservare sorprese molto sgradite. E la Gdf, dal canto suo, dissuade tutti dall'aderire ad iniziative di solidarietà che prevedano una partecipazione dei volontari a fasi logistiche delle donazioni come quelle descritte in precedenza.
"Quando si decide di aiutare associazioni di beneficenza - avverte la Guardia di finanza - è sempre bene acquisire prima informazioni sulle organizzazioni cui intendono offrire la propria collaborazione, non dimenticando, ai fini di un riscontro, che presso le Regioni sono stati istituiti i "Registri delle Organizzazioni di Volontariato" e che presso l'Agenzia delle Entrate esiste la cosiddetta "Anagrafe unica Onlus". Basta poco, in fondo, per non diventare inconsapevoli complici di malfattori.
Fonte: La Repubblica
In un secondo momento, con la scusa della mancata disponibilità di uffici o magazzini adeguati, a questi "volontari" viene chiesto di ricevere a casa propria merce oggetto di donazioni benefiche destinate, ad esempio, ad orfanotrofi in Africa. Destinazioni ideali per far sfumare ogni tipo di sospetto. A questo punto i truffatori, utilizzando carte di credito clonate o sfruttandone i numeri, comprano su internet oggetti costosi (video lcd o al plasma, telefoni cellulari, pc portatili) e forniscono, come coordinate dell'acquirente, il nome e l'indirizzo del volontario appena arruolato, al quale viene dunque consegnata la merce. Questi, rispettando le istruzioni ricevute, subito informa l'organizzazione non appena i prodotti sono arrivati ed il pacco viene ritirato da un furgone.
In questo modo, sottolinea la Guardia di Finanza, il destinatario della merce, convinto di aver cooperato con una associazione di volontariato, si ritrova in realtà complice di un'organizzazione di truffatori. E quindi, condice alla mano, rischia fino a 8 anni di reclusione per il reato di ricettazione.
Per mettere in guardia i cittadini da questa nuova truffa, le Fiamme gialle hanno scelto un personaggio televisivo che di 'pacchi' se ne intende: Max Giusti, conduttore del gioco in onda in prima serata su RaiUno. In un videoclip, presentato dalla Guardia di Finanza nel corso di una conferenza stampa, il popolare presentatore invita tutti a non farsi ingannare da 'pacchi' che possono riservare sorprese molto sgradite. E la Gdf, dal canto suo, dissuade tutti dall'aderire ad iniziative di solidarietà che prevedano una partecipazione dei volontari a fasi logistiche delle donazioni come quelle descritte in precedenza.
"Quando si decide di aiutare associazioni di beneficenza - avverte la Guardia di finanza - è sempre bene acquisire prima informazioni sulle organizzazioni cui intendono offrire la propria collaborazione, non dimenticando, ai fini di un riscontro, che presso le Regioni sono stati istituiti i "Registri delle Organizzazioni di Volontariato" e che presso l'Agenzia delle Entrate esiste la cosiddetta "Anagrafe unica Onlus". Basta poco, in fondo, per non diventare inconsapevoli complici di malfattori.
Fonte: La Repubblica
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1 commenti:
Non ho parole per questa notizia.La stupidità a volte non ha proprio limiti..
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