SSD: la nuova frontiera degli hard disks:TONY-PC

SSD: la nuova frontiera degli hard disks

,



Festeggiamo il 100° post di Tony-PC anticipando quello che sarà il futuro degli hard disks sui nostri personal computers. SSD, questa è la sigla che dovremo memorizzare, ovvero Solid State Disk (disco a stato solido). L'SSD è un dispositivo di archiviazione dati che utilizza unicamente l'elettronica dello stato solido per la memorizzazione delle informazioni digitali. La parola disco, contenuta nel nome, non deve trarre in inganno: il dispositivo non contiene alcuna parte meccanica e nessun disco magnetico, come nei dischi rigidi convenzionali, per questo motivo è più corretto, anche se meno intuitivo, chiamare il dispositivo Drive a stato solido (dall'inglese Solid state Drive, SSD). Attualmente la memoria non-volatile impiegata sfrutta la tecnologia NAND, come le memorie flash o le memorie volatili SDRAM.

I dischi a stato solido si basano sulla memoria flash di tipo NAND per l'immagazzinamento dei dati, ovvero sfruttano l'effetto tunnel per modificare lo stato elettronico di celle di transistor; per questo essi non richiedono parti meccaniche e magnetiche (dischi, motori e testine), portando notevoli vantaggi per la sicurezza dei dati. L'uso della parola disco è principalmente dovuta al fatto che gli SSD dovranno, per un certo periodo, affiancare i dischi rigidi tradizionali.

Vantaggi

La totale assenza di parti meccaniche porta diversi vantaggi, di cui i principali sono:

  • Rumorosità assente;
  • Minori consumi durante le operazioni di lettura e scrittura;
  • Tempo di accesso ridotto: si lavora nell'ordine dei decimi di millisecondo; il tempo di accesso dei dischi magnetici è circa 50 volte maggiore, attestandosi invece sui 5 millisecondi;
  • Maggiore resistenza agli urti: le specifiche di alcuni produttori arrivano a dichiarare resistenza a shock di 1500 g;
  • Minore dissipazione di calore;
  • Minore peso e dimensioni;

Svantaggi

A fronte di una maggiore resistenza agli urti e a un minor consumo, i dischi a stato solido hanno due svantaggi principali:

  • Un maggiore costo per bit, che fa sì che i dischi a stato solido abbiano un costo circa trenta volte superiore a un omologo disco rigido;
  • Una possibile minore durata del disco, a causa del limite di riscritture delle memorie flash. I dispositivi attuali dichiarano un numero massimo di riscritture consecutive dello stesso bit che va da 10.000 a 1.000.000 di cicli, a seconda del modello e degli utilizzi ipotizzati.

Entrambi i problemi sembrano però destinati a risolversi in futuro. Le nuove tecnologie stanno portando memorie flash in grado di garantire durata pari o superiore a quella di un disco rigido tradizionale; attualmente i produttori dichiarano anzi 140 anni di vita con 50 GB di riscritture al giorno su un HD da 250 GB; il costo di questa tecnologia inoltre sta lentamente scendendo, facendo facilmente presagire una futura sostituzione dei dischi tradizionali con i dischi a stato solido.

Fonte: Wikipedia



Ti è piaciuto l'articolo? Iscriviti ai feed per tenerti sempre aggiornato sui nuovi articoli del blog! Per sapere cosa sono i feed, clicca qui!

Articoli correlati per categorie:




0 commenti: